Smaltimento Rifiuti Edili: Tutte le Norme da Privato

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Quando si crea o si distrugge qualcosa, inevitabilmente si producono rifiuti che, a seconda dei materiali impiegati, devono essere smaltiti in modo corretto, per evitare di impattare più o meno gravemente sull'ambiente. Quanto detto interessa anche il settore edilizio, che produce rifiuti speciali, molto differenti dai comuni rifiuti urbani in termini di smaltimento che inquinamento. Purtroppo, non è raro trovare macerie abbandonate su suoli pubblici e privati o nei cassonetti, così da deturpare e inquinare l'ambiente.

La maggior parte dei rifiuti prodotti da lavori edili è costituita da materiali inerti, come calcinacci di intonaco, laterizi , cemento armato e non, derivanti da attività di demolizione e costruzione. Le terre e rocce da scavo, invece, in base alla legge n. 2 del 2009, non sono da considerarsi rifiuto e, pertanto, devono essere reimpiegate nel cantiere di produzione, ad esempio per rinterri o riempimenti. Al contrario, per poter riutilizzare le terre e rocce da scavo in siti diversi da quelli di produzione, è necessario inoltrare una specifica domanda al Comune per verificare altresì l'eventuale loro contaminazione. Per dimostrare che terre e rocce da scavo non siano inquinate è necessario sottoporle ad apposite analisi chimiche. Anche nel campo dell' edilizia , quindi, lo smaltimento delle macerie deve essere effettuato seguendo pedissequamente le indicazioni delle normative vigenti. 

Lo smaltimento scorretto dei rifiuti edili è infatti un reato che può essere sanzionato penalmente e che, nella migliore delle ipotesi, può costare multe salatissime.

Rifiuti edili: a chi spetta smaltirli?

Diciamo subito che l'onere di smaltire rifiuti provenienti da interventi edilizi su case singole o condomini, è a carico del soggetto che produce le macerie, secondo il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale. Di conseguenza, stando all'ovvia interpretazione della Giurisprudenza corrente, il produttore delle macerie è colui che materialmente concorre a crearle e, quindi, nel caso in cui il lavoro sia eseguito da una ditta, sarà l'impresa stessa, mentre nel caso in cui i lavori siano eseguiti in proprio, sarà il proprietario dell'immobile o comunque chi li ha prodotti.

Come smaltirli in maniera corretta?

I rifiuti provenienti da lavori di demolizione e costruzione sono considerati di tipo speciale e non possono essere riutilizzate. È necessario, quindi, provvedere al loro conferimento in discarica o, se possibile, ad idoneo impianto di trasformazione, per poterle riutilizzare. Se si tratta di piccole quantità di macerie provenienti da lavori compiuti in ambito domestico è possibile, per alcuni comuni, conferirli presso le Isole Ecologiche. Viene da sé però che l'ente preveda anche questo tipo di rifiuto nel proprio piano di raccolta differenziata, altrimenti non sarà possibile smaltirli. In ogni caso la raccolta delle macerie dovrà essere effettuata da apposite ditte, iscritte all'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, le quali debbono compilare una specifica modulistica con cui la ditta si prende carico dello smaltimento.

2. Come smaltirli in maniera corretta?

Se i rifiuti trasportati, classificati come non pericolosi, sono in quantità inferiore ai 30 chilogrammi o 30 litri al giorno, non è necessario alcun documento di accompagnamento. Se, invece, superano tale quantità è necessario allegare al trasporto uno specifico formulario in cui siano contenuti i seguenti dati:

  • nome ed indirizzo del produttore dei rifiuti;
  • origine, tipo e quantità dei rifiuti;
  • impianto di destinazione;
  • percorso da seguire per arrivare all'impianto;
  • nome e indirizzo del destinatario.

In ogni caso, si può chiedere consulto in merito a un esperto o alla ditta di riferimento.

Come minimizzare la quantità di rifiuti

Oltre alle modalità corrette di smaltimento delle macerie edili, l'obiettivo principale deve essere quello di tendere a ridurre la produzione di materiali di scarto, anche per chi lavora nel campo dell'edilizia. Il modo migliore per farlo è il riciclo, cioè il riutilizzo di quei materiali che possono avere una seconda vita. Giacché però non tutti i materiali possono essere riutilizzati, è importante effettuare uno scarto a monte attraverso un tipo di demolizione che prevede l'utilizzo di tecniche in grado di selezionare i materiali di scarto, in modo da poter indirizzare quelli riutilizzabili ad appositi impianti di trattamento.

2. Come minimizzare la quantità di rifiuti

In alternativa è possibile, invece, utilizzare il metodo della demolizione controllata, nel qual, i materiali di diversa consistenza come materiali lapidei, metalli, legno , plastica, che vengono differenziati in una face successiva.

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I vantaggi del riciclo

Una volta compresa la necessità normativa e logistica dello smaltimento di macerie e di rifiuti edili, andiamo adesso a guardare qualche progetto realizzato da designer e architetti che hanno scelto materiali di riciclo. Durante le fasi di smaltimento di rifiuti edili, infatti, è possibile salvare determinati materiali e riadattarli a diverso utilizzo. 

Il pallet, ad esempio, è uno dei materiali più amati e apprezzati da chi pratica l’upcycling, sia per ambienti quali negozio e ristoranti, ma anche per le case moderne, contemporanee o dal carattere rustico!

La testata letto virtuosa

Scoperte le norme che regolano il formulario dei rifiuti edili e le buone maniere in merito allo smaltimento dei calcinacci, guardiamo questo splendido e virtuoso esempio di riciclo dei materiali. Affascinante questa testata del letto, vero? È stata ricavata da legname di scarto! 

Se avete voglia di spulciare qualche altro progetto interessante, leggete anche questo articolo: valuteremo 15 appartamenti di 70 mq perfettamente arredati!

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